A Predazzo e a Pozza di Fassa, 2 appuntamenti per il Bene Naturale “Dolomiti, Economia del Bene Comune”, con Piero Badaloni

Evento terminato
Quando:

23.08.2017

Le Dolomiti UNESCO suscitano, da sempre, un grandissimo interesse anche da parte di enti, associazioni e cittadini di ogni età. A Predazzo, l’invito a proiettare il documentario “Dolomiti, Economia del Bene Comune” è venuto dalla Fraternità Francescana e Cooperativa Sociale Frate Jacopa che, come momento inaugurale del suo annuale convegno, ieri martedì 22 agosto alle 16 nell’Aula Magna del Comune, ha voluto riflettere su “Seminare speranza nella città degli uomini” e mettere al centro il bene comune, partendo dalle Dolomiti. All’appuntamento ha partecipato Piero Badaloni, autore del documentario realizzato con la collaborazione di Fausta Slanzi, fotografia e montaggio di Nicola Berti. Con lui anche il segretario generale della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Trento, Mauro Leveghi che, insieme alla Camera di Commercio della provincia di Bolzano, ha sostenuto la Fondazione Dolomiti UNESCO per la realizzazione del documentario. Marcella Morandini, direttore della Fondazione UNESCO, intervenendo ha ringraziato Frate Jacopa per l’invito e la collaborazione preziosa nel divulgare il Bene Naturale Dolomiti. L’appuntamento con Frate Jacopa va avanti, ogni estate, da almeno quattro anni.

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A dare il benvenuto a tutti gli intervenuti il sindaco di Predazzo Maria Bosin che, su invito degli organizzatori, in particolare di Argia Passoni, ha sintetizzato coerentemente con il tema del convegno, la felice esperienza promossa recentemente dal BIM dell’Adige grazie al quale (e ai 114 Comuni che ne fanno parte – Valli del Noce, Adige e Avisio), 350 persone ora hanno un’occupazione e possono credere ancora nella dignità del lavoro. Il segretario generale della CCIAA di Trento, Mauro Leveghi, ha evidenziato come “le Dolomiti e la montagna del Trentino Alto Adige, siano una storia di successo, così come la montagna della Valle d’Aosta. Da oltre mille anni, il Trentino, ha ragionato in termini di bene comune, a partire dalle Regole. In questi mesi, in questi anni in cui si guarda alle autonomie come ad una sorta di zavorra, forse qualche distinguo deve essere fatto”. Leveghi ha poi espresso le sue riflessioni in merito alla ragione per cui la montagna nei luoghi sopracitati non viene abbandonata: “responsabilità territoriale, coesione sociale, – le imprese, senza coesione, non funzionano bene – sostenibilità ambientale”, sono i tre elementi indispensabile affinché la vita in montagna e il bene comune, territorio, possano prosperare. “L’economia di successo impone coerenza e grande consapevolezza di rafforzare l’identità territoriale”, ha concluso Mauro Leveghi. Piero Badaloni ha ringraziato sia la direttrice Marcella Morandini sia il segretario Mauro Leveghi per il modo come, intervenendo prima di lui, hanno promosso il documentario. “La voglia di gioco di squadra, che è alla base del documentario e del reportage precedente, nasce dalla solidarietà e dalla capacità di integrarsi anche fra diversità”, ha detto Badaloni. Dopo la proiezione del documentario sono intervenuti nuovamente l’autore, Piero Badaloni, e don Rodolfo Pizzoli responsabile Pastorale Sociale Lavoro (PSL) Diocesi di Trento che hanno esteso il ragionamento in merito all’importanza, responsabilità e bellezza della gestione del bene comune, in generale. “La montagna, le Dolomiti, hanno bisogno di fraternità”, ha sottolineato don Rodolfo Pizzoli “la fraternità è una relazione di reciprocità che permette a tutti di crescere, uno scambio quello della relazione in fraternità che la Bibbia propone e che ha alla base anche la condivisione dei beni materiali così come spiegava, nel documentario, il responsabile delle Regole di Cortina d’Ampezzo”.

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Il secondo appuntamento si è svolto a Pozza di Fassa alle 21 nell’ambito delle iniziative organizzate da Virna Pierobon in collaborazione con il Comune di Pozza di Fassa e il Comitato manifestazione Pozza di Fassa. In una sala piena di abitanti e turisti, la proiezione del documentario è stata preceduta da una breve presentazione che ha visto partecipi il direttore della Fondazione Dolomiti UNESCO Marcella Morandini, intervenuta per prima, il segretario generale della Camera di Commercio Industria, Artigianato e Agricoltura Mauro Leveghi, e il giornalista e documentarista Piero Badaloni. Mentre il Direttore Morandini ha illustrato ai presenti in sala il ruolo, la funzione della Fondazione e la responsabilità che comporta la gestione di un bene seriale come le Dolomiti, Mauro Leveghi ha approfondito la storia di successo della vita in Dolomiti in generale e nei territori autonomi in particolare, puntando l’attenzione soprattutto sull’importanza di sostenere la qualità della vita in montagna per evitare lo spopolamento che è avvenuto in molti altri territori. Piero Badaloni ha messo in evidenza come il documentario, così come il reportage “Dolomiti. Montagne – Uomini – Storie”, sia frutto di un lavoro di squadra sia fra amministrazioni ed enti sia fra persone.