Al Rifugio Berti il 25 agosto l’ultimo degli “INCONTRI D’ALT(R)A QUOTA”: oggi la conferenza stampa a Belluno con Intesa Sanpaolo
Lo chef del ristorante El Molin di Cavalese, Alessandro Gilmozzi, sostenitore della Fondazione Dolomiti UNESCO e noto per il suo sapiente utilizzo delle erbe spontanee delle Dolomiti, sarà presente al rifugio A. Berti – Vallon Popera (Comelico Superiore) sabato 25 agosto 2018 per l’ultimo degli “Incontri d’alt(r)a quota” organizzati dalla Fondazione Dolomiti UNESCO nei rifugi bellunesi.
L’evento è stato presentato oggi (martedì 21 agosto) nel corso della conferenza stampa ospitata nella sede di Belluno di Intesa Sanpaolo, che ha scelto di sostenere l’iniziativa. “Le Dolomiti, oltre ad essere un patrimonio naturalistico e ambientale di inestimabile valore a livello mondiale, rappresentano una risorsa essenziale per il sistema turistico del Veneto – ha dichiarato Rodolfo Laforgia, direttore area retail Belluno di Intesa Sanpaolo -. Siamo orgogliosi di sostenere le iniziative della Fondazione Dolomiti Unesco che si impegna per far vivere le nostre montagne e di promuoverne la conoscenza anche fuori dall’Italia. Le Dolomiti offrono ai turisti molte opportunità spaziando dalla cultura, allo sport, all’enogastronomia, dando valore al tessuto economico del territorio; per questo motivo Intesa Sanpaolo sostiene le imprese del bellunese, valorizzandone le potenzialità e la capacità di creare progetti di sviluppo che esaltino l’unicità di questi territori. Ricordiamo che all’inizio del 2018, grazie ad un accordo con il Ministero dei Beni culturali e del Turismo, Intesa Sanpaolo ha stanziato un plafond triennale di 5 miliardi di Euro sostegno del sistema turistico Italiano”.
Ad attendere coloro che non vorranno perdere l’occasione di gustare le creazioni di Alessandro Gilmozzi, dopo aver assistito alla loro preparazione, ci saranno Bruno Martini e Rita Zandonella, che da ben quarantuno anni gestiscono il rifugio Berti con passione e competenza.
Gli ingredienti saranno ancora una volta forniti dai produttori della rete di qualità delle Dolomiti UNESCO, che ad oggi ha riunito 70 agricoltori e produttori, tutti già in possesso delle certificazioni di qualità dei vari Parchi esistenti nell’area del Patrimonio.
Così il consigliere della Provincia di Belluno Ivan Minella: “Crediamo fin dall’inizio nel riconoscimento delle Dolomiti a Patrimonio Mondiale UNESCO, essendovi nella Provincia di Belluno la maggior parte del Bene. E crediamo soprattutto nell’integrazione fra le varie amministrazioni provinciali e regionali interessate dal riconoscimento UNESCO, lo scopo è quello di lavorare insieme per superare i confini amministrativi e promuovere le Dolomiti in tutto il mondo. Facendo squadra possiamo raccontare al mondo anche i nostri prodotti di qualità”.
“Un sentito ringraziamento a Intesa Sanpaolo per il supporto alle attività della Fondazione Dolomiti UNESCO, che anche in questa occasione ha voluto esprimere concretamente la propria attenzione al territorio e alle sue genti” – ha commentato Marcella Morandini, direttore della Fondazione Dolomiti UNESCO – L’iniziativa di sabato 25 agosto al Rifugio Berti chiude una rassegna che ha visto protagonisti i gestori di alcuni rifugi all’interno del Patrimonio Dolomiti UNESCO e la rete dei produttori di qualità delle Dolomiti. La gestione a rete è la grande sfida del ‘laboratorio Dolomiti’, a cui anche UNESCO guarda con particolare interesse. Spesso ci si chiede cosa sia cambiato dopo il riconoscimento. La risposta è: quello che noi facciamo accadere. Quello che fanno accadere Bruno e Rita, accogliendo turisti da tutto il mondo nel loro rifugio ai piedi del Popera, quello che ogni giorno realizzano i produttori di qualità con la propria storia, la propria esperienza, la propria vita. A noi il compito di facilitare il dialogo tra i tanti soggetti che rendono vive le Dolomiti, il nostro spazio di vita, il nostro Patrimonio”.
Da ricordare, tra gli sponsor cui va il ringraziamento della Fondazione Dolomiti UNESCO, oltre a Intesa Sanpaolo anche la Concessionaria Mercedes Carraro.
Ecco nel dettaglio i produttori del territorio che collaborano all’iniziativa: la Società Cooperativa La Fiorita (Cesiomaggiore) con orzo, farro e fagiolo bala rossa, la Società Agricola Canop (Rivamonte Agordino) con lo schiz, la Bioapicoltura Nonna Giovannina (Calalzo) offrirà il miele, la Artigianale del Grillo (San Pietro di Cadore) con una selezione di birre, la Società Agricola Saliet (Claut) proporrà fiori ed erbe officiali delle Dolomiti e la Società Agricola Bdè (Casamazzagno) offrirà i formaggi prodotti in Comelico.
L’appuntamento è fissato per le 9.30 al rifugio Lunelli. Da lì lo chef accompagnerà i partecipanti fino al rifugio Berti descrivendo proprietà e utilizzi delle erbe spontanee incontrate lungo il cammino. Alle 11.30 si terrà il confronto tra lo chef e i produttori del territorio e si potranno degustare alcune creazioni gastronomiche. Nel pomeriggio, alle 14.30, l’escursione geologica alla scoperta del Vallon Popera.
L’iscrizione è gratuita e va fatta entro il 23 agosto