La montagna è l’ultima spiaggia per la salvezza della biodiversità.
Nel film di AKU il botanico Cesare Lasen racconta la sua vita di studioso e montanaro.
«La montagna è l’ultima spiaggia per la salvezza della biodiversità, la montagna dà di più, c’è di più» racconta Cesare Lasen mentre cammina sui ripidi pendii del Cordin de le Vette a strapiombo sulla vallata Feltrina, a mezz’aria fra la terra e il cielo. Forse sta qui il senso di questo film che racconta l’esperienza di Cesare Lasen, botanico molto noto e stimato, primo presidente del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi e membro del Comitato scientifico della Fondazione Dolomiti Unesco. Nella sua lunga attività di botanico Lasen ha pubblicato più di 240 testi scientifici, corollario di una vasta attività accademica e divulgativa. Ma tutto è partito dalle radici di quella montagna, il San Mauro. Una terra e una montagna appartata e silente, testimone della natura meno conosciuta e forse anche più vera. E’ lì che è nato Cesare «a 750 metri di quota sopra il paese di Lasen, in una casa rurale isolata, la più lontana dal paese, senza acqua correre, senza luce elettrica, non c’era la strada che arrivava…». Ed è lì che è tornato per essere «più vicino alle radici, più vicino alle origini». Per Camminare, appunto. Liberando spazi e silenzi. Pensando… perché il moto genera sapere.
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