Sono molti i progetti che ogni anno portano nelle classi delle scuole di ogni ordine e grado le Dolomiti Patrimonio Mondiale. Da Belluno a Bolzano, dal Trentino al Friuli Venezia Giulia, ecco una breve carrellata sulle ultime occasioni di promozione, tra bambini e ragazzi, dei valori che hanno determinato l’iscrizione delle «loro» montagne nell’Elenco del Patrimonio Mondiale.
Ph. Matteo Viviani
Ad Andalo in Trentino protagonisti i ragazzi delle medie
Ha fatto tappa nella sala civica di Andalo (TN), grazie al Comune di Andalo in collaborazione con il Parco Naturale Adamello Brenta Global Geopark e la Biblioteca dell’Altopiano della Paganella, la mostra didattica itinerante «Le Dolomiti Patrimonio Mondiale UNESCO – fenomeni geologici e paesaggi umani». Martedì 5 marzo gli studenti della Scuola Secondaria di Primo Grado presenteranno il lavoro didattico svolto a partire dalla mostra che, lo ricordiamo, è frutto del lavoro della Rete della Formazione e della Ricerca Scientifica della Fondazione Dolomiti UNESCO attraverso Tsm|step Scuola per il Governo del Territorio e del Paesaggio, con la curatela scientifica del professor Bruno Zanon. Come affermano gli studenti della 3A e 3B Chiara, Valentino, Martino e Sofia, nell’invito che hanno predisposto: «Sarà l’occasione per mostrare il paesaggio nel quale viviamo e che vogliamo continuare a tutelare, per un futuro migliore».
Al liceo «Lollino» di Belluno una settimana sui riconoscimenti UNESCO
Il Liceo Classico e Scientifico paritario «Alvise Lollino» di Belluno, nell’ambito della settimana dell’Educazione Civica, ha deciso di dedicare un’approfondita riflessione su due riconoscimenti UNESCO che interessano il territorio e che sono uniti tra loro dal tema della responsabilità nei confronti dell’ambiente: l’iscrizione delle Dolomiti nell’elenco del Patrimonio Mondiale e l’inserimento dell’Archivio del Processo Vajont nel registro «Memory of the World». Dal 29 gennaio al 3 febbraio Irma Visalli, consulente della Rete del Patrimonio Paesaggistico e delle Aree Protette della Fondazione Dolomiti UNESCO e vicepresidente dell’Associazione culturale Tina Merlin, ha approfondito con gli studenti della classe quarta il valore dei due programmi UNESCO che si incontrano idealmente sulla diga del Vajont, testimonianza di uno sfruttamento irresponsabile della natura da parte dell’uomo.
Bolzano: il Patrimonio Mondiale per insegnare ladino
Interessante quanto sta avvenendo nell’area altoatesina, dove l’Intendenza Ladina della Provincia Autonoma di Bolzano – Alto Adige sta predisponendo un volume che fungerà anche da libro di testo per coloro che richiedono l’abilitazione all’insegnamento in ladino. Tra i vari contributi sulla storia, la cultura, la geografia, la geologia, l’arte del territorio, è previsto anche un intero capitolo dedicato al Patrimonio Mondiale, con particolare riferimento alle opportunità formative che possono scaturire dalla volontà di avvicinare gli studenti alla consapevolezza dei valori del riconoscimento. Anche questo è un esempio di come il Patrimonio Mondiale si possa affiancare agli altri valori che le comunità riconoscono nel proprio territorio.
«Io vivo qui», 350 studenti coinvolti in Friuli
Continua anche quest’anno, in Friuli Venezia Giulia, il progetto «Io vivo qui nelle Dolomiti Friulane Patrimonio dell’UNESCO», che si rivolge a docenti e studenti degli Istituti Comprensivi dei territori interessati dal Sistema 4 delle Dolomiti Patrimonio Mondiale. Dopo gli incontri con i dirigenti scolastici e gli insegnanti, la parte operativa sta coinvolgendo di ben 27 classi, per un totale di 350 alunni (di cui 240 nelle Primarie e 110 nelle Secondarie di Primo Grado), degli Istituti Comprensivi di Maniago, Montereale Valcellina, Valli del Meduna, Cosa e Arzino, e della Val Tagliamento. Il progetto, promosso dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, vede come Agenzia formativa il Parco Naturale Dolomiti Friulane, con coordinamento generale del prof. Andrea Guaran dell’Università di Udine.