Dolomiti UNESCO feed adottato dal rifugio Gardeccia

Il Rifugio Gardeccia , a 1.949 metri di quota nel Gruppo del Catinaccio (Pozza di Fassa – TN), ha recentemente adottato il Dolomiti UNESCO feed all’interno della home page del suo sito web!

Che cos’è Dolomiti UNESCO feed?

E’ l’unico banner rilasciato dalla Fondazione Dolomiti UNESCO – riconoscibile dal logo della Fondazione – dove scorrono le principali news che riguardano il Sito Dolomiti UNESCO, collegate direttamente a www.dolomitiunesco.info.

L’obiettivo primario del Dolomiti UNESCO feed è comunicare e valorizzare il nostro Patrimonio, diffondendo tutto quello che i soggetti appartenenti al territorio Dolomiti UNESCO stanno realizzando: eventi, convegni, eventi patrocinati, ricerche, obiettivi raggiunti, ecc…

Possono fare richiesta del banner i rifugi, i comuni e gli enti parco interessati dal riconoscimento UNESCO, nonché tutti i Sostenitori della Fondazione.

Gli amministratori della pagina del Rifugio Gardeccia hanno optato per una visualizzazione verticale del Dolomiti UNESCO feed sul footer della home (scorri verso il basso la pagina per vederlo), ma è possibile fare richiesta del banner con formato alternativo, scelta optata ad esempio dal Rifugio Galassi. Non esitate a contattare la Fondazione Dolomiti UNESCO per ricevere supporto e ulteriori informazioni a riguardo.

 

Il rifugio Gardeccia

Il Rifugio Gardeccia è un rifugio alpino nel cuore del Gruppo del Catinaccio, vicino alle Torri del Vajolet e Dirupi del Larséc. Fu costruito nel 1902 da Bepo de Medil e suo padre Giuseppe Desilvestro, mentre si occupavano della fienagione e degli animali al pascolo nei prati circostanti. Permisero così agli intrepidi visitatori dei primi del Novecento, principalmente tedeschi, austriaci ed inglesi, di ricevere ristoro e ospitalità. Ospitarono personaggi famosi ed illustri: Re Alberto I del Belgio ed il Diavolo delle Dolomiti, Tita Piaz. 

Rifugio Gardeccia nei primi del Novecento

Nella gestione del rifugio Gardeccia seguì Adolfo Desilvestro, figlio minore di Bepo, conosciuto da tutti come Doro. La struttura venne ingrandita e ristrutturata. Doro e Maria, per quasi cinquant’anni a capo della cucina del rifugio, ebbero sei figli: Beppino, Ida, Marco, Lucia, Mario e Giovanna; e fu con il loro aiuto che portarono avanti la gestione del rifugio fino al 2009. Da allora fino ad oggi sono i figli Marco e Mario che si occupano del rifugio, vuol dire più di un secolo di gestione famigliare.