Gestione e manutenzione dei corsi d’acqua montani nel contesto post-alluvione. Quali priorità?
Lunedì 28 gennaio 2019 alle ore 18.00 presso l’auditorium Cos.Mo. di Pieve di Cadore si terrà la terza tavola rotonda della rassegna iniziata con il primo appuntamento del 7 dicembre scorso. La rassegna è stata ideata in seguito ai recenti eventi meteorologici eccezionali che hanno colpito il territorio dolomitico e nel terzo appuntamento affronterà il tema della gestione e manutenzione dei corsi d’acqua montani nel contesto post-alluvione. Nell’immediato post-alluvione ha avuto ampio spazio la voce di chi vede l’ulteriore artificializzazione di fiumi e torrenti come l’unica soluzione per “mettere in sicurezza” il territorio. La ricerca scientifica e molte esperienze concrete ci dicono però che spesso non è così.
L’incontro, al quale tutta la cittadinanza è invitata, vuole fornire elementi per rispondere alle seguenti domande e per creare un percorso condiviso con le comunità locali:
- La gestione dei sedimenti e della vegetazione sono davvero due questioni separate?
- Come gestire il rischio alluvionale in un contesto di cambiamenti climatici e di eventi estremi sempre più frequenti?
- Come coniugare tutela degli ecosistemi con la gestione del rischio idromorfologico?
- In questa fase quali sono le priorità da affrontare e quali le opportunità?
Interverranno Francesco Baruffi (Segretario Generale dell’Autorità di Bacino Distrettuale delle Alpi Orientali), Francesco Comiti (docente di idromorfologia fluviale e di mitigazione del rischio di alluvioni presso la Libera Università di Bolzano), Nicola Dall’Acqua (Direttore dell’Area Tutela e Sviluppo del Territorio della Regione del Veneto), Camillo De Pellegrin (Sindaco del Comune di Val di Zoldo), Andrea Goltara (Direttore del Centro Italiano per la Riqualificazione Fluviale), Nicola Surian (professore di gemorfologia fluviale presso l’Università di Padova), con la moderazione di Ezio Franceschini, giornalista.
Partendo dalla situazione di emergenza che si è venuta a creare, gli organizzatori dell’iniziativa intendono offrire delle opportunità di riflessione e confronto alla popolazione, agli Amministratori regionali, provinciali e dei Comuni, alle Regole, sugli obiettivi da perseguire nella gestione dei beni comuni (foreste, acque, aria, servizi) anche alla luce dei cambiamenti climatici in atto, mai tanto evidenti nelle conseguenze come quest’anno non solo in Dolomiti ma in tutto il pianeta. E’ ormai evidente che anche mentre si discute di obiettivi locali per cercare di progettare la qualità del vivere, nel rispetto dei diritti umani, si debba avere sempre presente una logica planetaria, aperta, che demolisca barriere e confini anche ideologici.
L’iniziativa è promossa da CIPRA Italia, WWF O.A. Terre del Piave, Mountain Wilderness, Italia Nostra sezione di Belluno, LIBERA CADORE presidio “Barbara Rizzo”, Ecoistituto Veneto “Alex Langer”, Comitato Peraltrestrade Carnia-Cadore e Gruppo Promotore Parco del Cadore.
La locandina dell’evento è disponibile qui.