Ad EXPO Milano 2015 l’accoglienza riservata da The Waterstone by Intesa Sanpaolo ai documentari “Dolomiti. Montagne, Uomini, Storie” che Piero Badaloni ha realizzato per la Fondazione Dolomiti UNESCO è stata molto positiva. Per tutto il giorno centinaia e centinaia di visitatori si sono alternati nel salotto di The Waterstone by Intesa Sanpaolo, lo spazio espositivo della Banca nel cuore di EXPO Milano 2015, per seguire il reportage che approfondisce la conoscenza delle Dolomiti. Soddisfazione da parte della Fondazione per l’attenzione e la cura che Intesa Sanpaolo ha voluto riservare ad un patrimonio, straordinario e magnifico, che è di tutti. In serata Piero Badaloni e i rappresentanti della Fondazione hanno partecipato ad un evento per illustrare i contenuti del reportage “Dolomiti. Montagne, Uomini, Storie” e il ruolo della Fondazione nei confronti dell’UNESCO e degli Enti che amministrano la regione dolomitica. E’ seguito un concerto dell’arpista Chiara Gasparotto.
“Compito della Fondazione Dolomiti – è stato detto – è quello di promuovere la conoscenza e valorizzazione del Bene Naturale, lavorare di concerto con tutti gli Enti che amministrano il Bene al fine (anche) di armonizzare le politiche di gestione. Per promuovere le Dolomiti era innanzitutto necessario farle conoscere. I documentari che abbiamo visto sono stati realizzati con questo obiettivo ed hanno messo in luce, coerentemente con quanto inteso dall’UNESCO, l’eccezionale importanza della storia geologica della Terra, riscontrata nei nove sistemi dolomitici, la loro straordinaria bellezza paesaggistica, gli aspetti economici, sociali, naturalistici, alpinistici, linguistici e culturali. Un corposo lavoro – ha continuato la rappresentante della Fondazione – che è già stato ampiamente diffuso sia dalle reti televisive di servizio pubblico, in particolare Rai Storia e Rai International, sia attraverso proiezioni pubbliche, già più di quaranta. Significativa la richiesta da parte delle scuole specie delle medie e medie superiori e di associazioni alpinistiche e ricreative”.