Noi Dolomiti UNESCO | la quinta puntata in onda su Trentino TV e Alto Adige TV
E’ iniziato sabato 22 dicembre 2018 e proseguirà per tutti i sabati di gennaio e febbraio 2019 il viaggio di “Noi, Dolomiti UNESCO” su TRENTINOTV. Appuntamento con la quinta puntata sabato 19 gennaio ore 10.30 e in replica domenica 20 gennaio alle ore 14.45.
“Noi, Dolomiti UNESCO” è la rubrica settimanale della Fondazione Dolomiti UNESCO andata in onda per la prima volta nell’estate 2018. Si tratta di un’iniziativa voluta dalla Fondazione per raccontare le storie di chi vive e lavora nei territori riconosciuti Patrimonio dell’umanità o nelle vallate che li uniscono.
L’obiettivo è quello di distribuire il format su tutto il territorio dolomitico e di proseguire nella realizzazione della seconda stagione nell’estate 2019. Continuate a seguirci per tutte le novità!
Sono 14 le puntate della prima edizione di “Noi, Dolomiti UNESCO”, la loro messa in onda è prevista il sabato alle ore 10 e 30 e in replica la domenica alle ore 14.45 su TRENTINOTV.
LE VOCI E I VOLTI DI CHI VIVE LE DOLOMITI
I servizi di “NOI DOLOMITI UNESCO” hanno un taglio positivo e un approccio costruttivo, ma non mirano tanto a mostrare le bellezze paesaggistiche del territorio, o a descrivere una realtà “patinata”, quanto piuttosto a raccontare giornalisticamente come si vive talvolta “grazie”, talvolta “nonostante”, talvolta semplicemente “con” le Dolomiti: dai gestori di rifugio ai produttori e agli agricoltori messi in rete dalla Fondazione, dagli studenti agli animatori culturali, dagli operatori turistici agli amministratori pubblici e ai gestori dei Parchi fino ai semplici cittadini delle Dolomiti e a tutti coloro che hanno una storia da raccontare o esperienze di vita e di lavoro coerenti con i valori che hanno portato al riconoscimento UNESCO. Trovano posto nella rubrica naturalmente anche le molte attività della Fondazione sul territorio.
UN “NOI” CHE INCLUDE TUTTI E METTE IN COMUNICAZIONE LE VALLI
Il target della rubrica è più interno al territorio UNESCO che esterno: l’obbiettivo è infatti quello di far dialogare idealmente e concretamente i protagonisti di un contesto unico e unitario, ma fortemente differenziato per le caratteristiche amministrative, economiche, sociali, linguistiche. Mettere in luce le differenze, senza sconti, ma evidenziare anche ciò che unisce, può diventare la chiave di volta per raggiungere la piena e condivisa consapevolezza di vivere in un Patrimonio dell’Umanità. Un esempio lampante è quello degli agricoltori che, parlando dei loro prodotti, delle difficoltà che incontrano, del ruolo che rivestono nelle varie realtà, possono trovare motivi di dialogo e di azione comune, pur in contesti fortemente differenziati. Lo stesso vale per gli operatori turistici: mettere in rete le differenti modalità di gestione dei flussi, ad esempio, può essere di stimolo per tentare di superare contrasti o luoghi comuni. E’ un obbiettivo ambizioso, che la Fondazione ha sempre cercato di perseguire partendo dal basso: in fin dei conti l’esperienza di “NOI DOLOMITI UNESCO” non è altro che la prosecuzione, con altri mezzi, del percorso partecipativo che ha condotto a elaborare la Strategia Complessiva di Gestione del Bene.