La 23esima edizione del Pelmo d’Oro, lo storico Premio curato dalla Provincia di Belluno in collaborazione con CAI e Fondazione Dolomiti UNESCO, slitta all’anno prossimo. «Purtroppo l’incertezza di queste settimane e delle prossime, ci impedisce una programmazione definita degli eventi e delle manifestazioni estive – commenta il presidente della Provincia di Belluno, Roberto Padrin -. Dopo aver sentito i componenti della Casa Comune (Cai, Soccorso Alpino e Guide Alpine) e il sindaco di Cesiomaggiore (località ospitante), abbiamo deciso di comune accordo di rinviare al 2021 l’edizione numero 23 del Premio».
Proprio in queste settimane la giuria avrebbe dovuto selezionare i vincitori – persone, enti pubblici e privati, associazioni e sodalizi – che si sono particolarmente distinti nel campo della conoscenza e promozione della cultura, della storia e delle tradizioni della montagna bellunese. Un’operazione che a questo punto sarà fatta nella primavera del prossimo anno.
«Quella che abbiamo dovuto prendere è una decisione non priva di rammarico, ma obbligata di fronte alla situazione ancora incerta che si profila all’orizzonte – prosegue il presidente Padrin -. Sono convinto che l’edizione 2021 del Pelmo d’Oro sarà l’occasione per vivere con maggiore entusiasmo e slancio questo appuntamento che oltre a essere tradizionale, rappresenta un momento di eccellente promozione del nostro territorio e della cultura alpina».
Pelmo d’Oro
La Provincia di Belluno ha istituto il “Pelmo d’Oro” allo scopo di riconoscere e premiare dei particolari meriti acquisiti da persone fisiche, enti pubblici e privati da associazioni e sodalizi nell’ambito dell’alpinismo e della solidarietà alpina, della tutela e valorizzazione dell’ambiente e delle risorse montane, della conoscenza e promozione della cultura, della storia, e delle tradizioni delle comunità delle Dolomiti Bellunesi. E’ aperto, quindi, a tutte le espressioni di approccio e confronto con la montagna, in particolare a tutte le forme e ai modi di divulgazione dei valori di un patrimonio unico al mondo quali sono le Dolomiti Bellunesi.
Il Premio Speciale Dolomiti UNESCO
Il Premio Speciale Dolomiti UNESCO è assegnato a persone fisiche, anche non più in vita, associazioni, enti pubblici e privati, su tematiche specifiche, come veicolo di divulgazione del riconoscimento UNESCO per promozione culturale, turistica, importanza geologica, paesaggistica, naturalistica e di qualità ambientale del territorio dolomitico. Nel 2017 è stato assegnato a Sergio Reolon, nel 2018 a Oscar De Pellegrin e nel 2019 a Massimiliano Ossini.
Ph. Cicutin
Questa attività è inserita nel progetto “Valorizzazione del territorio attraverso azioni di gestione e comunicazione integrata del WHS Dolomiti UNESCO”, realizzato con il contributo del Fondo Comuni confinanti.