Pelmo d’Oro Speciale a Massimiliano Ossini

Il conduttore televisivo è stato scelto dalla giuria che, nell’ambito del Premio Pelmo d’Oro istituito dalla Provincia di Belluno, assegna un riconoscimento speciale dedicato alle “Dolomiti UNESCO”. A Massimiliano Ossini è stata riconosciuta “la capacità di raccontare le Dolomiti e la montagna al grande pubblico, trasmettendo”, come si legge nella motivazione, “la passione per questi luoghi meravigliosi ed esortando alla riflessione su principi di sostenibilità, rispetto e lentezza nell’approccio con l’ambiente che ci circonda”.

Tutti i premiati 2019

La ventiduesima edizione del Premio Pelmo d’Oro si è svolta a Chies d’Alpago. Un omaggio alla rassegna “Chies e le sue montagne”, che da diciotto anni offre racconti e spunti di riflessione sulla montagna e i suoi protagonisti. L’agordino Stefano Santomaso ha ricevuto il premio per l’alpinismo in attività, al cortinese Lorenzo Lorenzi è andato quello alla carriera alpinistica, all’autore veneziano Armando Scandellari il premio per la cultura alpina. Non poteva mancare un ringraziamento a tutti i volontari che hanno lavorato durante la tempesta Vaia: il premio speciale è stato consegnato simbolicamente ai ragazzi di “Belluno alza la voce”, autori di un brano musicale che ha saputo unire la popolazione bellunese nel segno della solidarietà. Il premio intitolato al medico e alpinista Giuliano De Marchi è andato alla memoria di Maudi De March, giovane appassionato di montagna, membro del CNSAS, giornalista e animatore proprio della rassegna “Chies e le sue montagne”, prematuramente scomparso durante una scalata nel 2012. Menzione speciale anche alla rivista “Archivio Storico di Belluno Feltre e Cadore”, dal 1929 importante punto di riferimento culturale per la provincia di Belluno.

Non solo panorami

Conquista, memoria, cultura, solidarietà, hanno caratterizzato dunque l’edizione n. 22 della Pelmo d’Oro. Altrettanto importante però la capacità di divulgare i valori della montagna, non solo dal punto di vista estetico e non solo con finalità turistiche. Di Massimiliano Ossini la giuria del premio speciale Dolomiti UNESCO ha voluto infatti sottolineare anche questo aspetto: “Ogni volta che, lasciato il caos della città, inizia a salire per respirare il divino panorama della natura, tra gli orizzonti e le rocce trova il silenzio, un maestro impagabile che gli insegna ad amarsi, a capirsi, a leggere dentro di sé”. Un approccio alla montagna diffusamente descritto da Ossini nel suo primo libro, Kalipè. Lo spirito della montagna. La mia vita, le mie vette e la ricerca della felicità (Rai Libri), nel quale il “passo lento” (questo il significato dell’espressione kalipè in uso nelle zone himalayane, con cui Ossini è solito concludere le sue trasmissioni) diventa stile di vita, misura del rapporto con se stessi e con gli altri. “Un inno al silenzio, alla natura, alla vita” come lo definisce lo stesso autore.