Premio Speciale Dolomiti UNESCO a Mauro Varotto

Docente di Geografia e Geografia Culturale all’Università degli Studi di Padova, coordinatore del Gruppo Terre Alte del Comitato Scientifico del Club alpino Italiano, il prof. Mauro Varotto ha ricevuto il riconoscimento, ritirato a Tolmezzo, nella giornata conclusiva della rassegna “Leggimontagna”, per la sua opera “Montagne di mezzo. Una nuova geografia”, edito dalla Piccola Biblioteca Einaudi.

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Ritira il Premio Speciale Dolomiti UNESCO Francesco Ferrarese, cartografo dell’Università di Padova che ha collaborato con l’autore Mauro Varotto per la raccolta dati. Consegna il Premio Pierpaolo Zanchetta dirigente del Servizio biodiversità della Regione Friuli Venezia Giulia e coordinatore della Rete del Patrimonio Paesaggistico e delle Aree Protette della Fondazione Dolomiti UNESCO. Collegato in diretta il professor Varotto.

La montagna non montagna

La montagna celebrata, fotografata, consumata. E quella che finisce per non essere nemmeno chiamata così, magari per mere ragioni altimetriche. Il prof. Varotto ha scelto invece di farlo: di chiamarla per nome e di recuperarne, con una specificazione, il significato: la “montagna di mezzo”, quella che collega il fondovalle all’alta quota, quella in cui la “medietà” diventa anche “mediazione” tra presenza antropica e ambiente. La “montagna che montagna non è”: una montagna, come quella di Valstagna, presa ad esempio dall’autore nell’introduzione, “in-between, spigolosa, diagonale, stretta morfologicamente tra fondovalle e altopiano, una montagna interstiziale tra due ricchezze: all’orizzonte l’industriosa pianura veneta e la megalopoli padana, in alto il celebrato Altopiano di Asiago, più a nord le Dolomiti, le montagne del Patrimonio UNESCO blasonate nel circuito turistico mondiale. Eppure anche qui la roccia è dolomia, ma non è immortalata nelle cartoline né celebrata per il suo tingersi di rosa al tramonto…”.

Una nuova geografia

Se il secolo passato ha consegnato alle popolazioni della montagna la spaccatura tra lo spopolamento, la marginalità, l’assenza di servizi da una parte e il “divertissement turistico” dall’altra, con il suo libro Mauro Varotto avvia un ripensamento di questo divario, propone un’uscita da questo schema. Che può passare attraverso il lavoro di quanti stanno tornando alle “terre alte”, ma in una cornice da ripensare, mettendo al centro l’emancipazione dai paradigmi urbani e rifiutando, ad esempio, di ridurre la montagna a una sorta di marchio di sostenibilità per prodotti che realmente montani non sono.

Il Premio Speciale

“Leggimontagna” è una delle rassegne scelte dalla Fondazione Dolomiti UNESCO per l’assegnazione di un Premio Speciale a quanti, con la loro opera, hanno contribuito alla riflessione sui valori che stanno alla base dell’iscrizione alla lista del Patrimonio Mondiale. L’edizione n.19 si è svolta a metà ottobre a Tolmezzo.

Ph. Federico Gallo