Trentino Book Festival: appuntamento domenica 17 giugno con gli autori di Lonely Planet, Manolo e Matteo Righetto

13/06/2018

Evento terminato

In occasione del Trentino Book Festival sono tre gli appuntamenti in programma con la Fondazione Dolomiti UNESCO. Tre incontri nella giornata di domenica 17 giugno:

Alle ore 11 presso il Blue Coffee Bar a Caldonazzo (TN)

Denis Falconieri e Fausta Slanzi

In collaborazione con la Fondazione Dolomiti Unesco e con la Sat di Caldonazzo, presentano

Lonely Planet Dolomiti

Sono considerate le montagne più belle del mondo, uno straordinario arcipelago fossile che si estende su cinque province e tre regioni e che, grazie alla sua bellezza intrinseca e alle sue eccezionali caratteristiche geologiche, è entrato a far parte del Patrimonio dell’UNESCO. Ma le Dolomiti sono anche un caleidoscopio di cultura, arte, storia e natura di straordinaria varietà raccontata nelle pagine di una nuova, originale guida Lonely Planet.

Alle ore 14.15 presso la Pineta a Caldonazzo (TN)

Matteo Righetto con Massimo Libardi

In collaborazione con Fondazione Dolomiti Unesco, presentano

L’ultima Patria: alla ricerca della frontiera tra il bene e il male

L’ultima patria è il secondo romanzo della “Trilogia della Patria”. Dopo L’anima della frontiera, Matteo Righetto prosegue a narrare l’epopea dei De Boer. È il 1898, un freddo mese di novembre. Tra l’altopiano di Asiago e la Valbrenta, a Nevada, la maggior parte degli abitanti ha abbandonato le montagne per emigrare in America in cerca di fortuna. Jole ha compiuto vent’anni e cresce sempre più bella mentre sua sorella Antonia ha deciso di farsi monaca. Due banditi senza scrupoli hanno intercettato il tesoro di lingotti che il capofamiglia Augusto ha guadagnato dal vecchio contrabbando con l’Austria-Ungheria, ma la rapina evolve in tragedia. Jole partirà con l’inseparabile destriero Sansone per mettersi sulle tracce degli assassini e fare giustizia. Durante l’inseguimento attraverserà boschi e paesi innevati e supererà continue difficoltà, senza mai perdere la determinazione che la contraddistingue, in accordo con la magia della Natura, lungo un viaggio molto diverso dal precedente. “Perché a differenza del confine tra due stati, la frontiera tra il bene e il male quasi mai si riesce a scorgere con gli occhi.”

Alle ore 19.30 presso la Magnifica Corte Trapp a Caldonazzo (TN)

Manolo con Linda Stroppa e il Coro La Tor

In collaborazione con la Fondazione Dolomiti Unesco e con la Sat di Caldonazzo, presentano

Eravamo immortali

Manolo. Il mago. O, semplicemente, Maurizio Zanolla. Un ragazzo cresciuto in un ambiente che vedeva le montagne solo come fonte di pericoli, e che un giorno, quasi per caso, ha scoperto il fascino della roccia. Un mondo verticale retto da regole proprie, distante da costrizioni e consuetudini della società, capace di imprimere una svolta al suo destino. Così, al rumore della fabbrica e a una quotidianità alienante si è sostituito il silenzio delle vette. Uno dei più grandi scalatori italiani e internazionali, che ha contribuito a cambiare per sempre il volto dell’arrampicata, racconta per la prima volta come ha scelto di affrontare le pareti alleggerendosi di tutto, fino a rifiutare persino i chiodi. Nella convinzione che la qualità del viaggio fosse più importante della meta, e che ogni traguardo portasse con sé una forma di responsabilità. La famiglia, gli affetti, le esperienze giovanili, gli amici delle prime scalate, le vie aperte spesso in libera e in solitaria, il tentativo di conquistare gli ottomila metri del Manaslu, fino a “Eternit” e “Il mattino dei maghi”: Maurizio Zanolla ripercorre gli anni – tra i settanta e gli ottanta – che l’hanno portato alla celebrità. Non un elenco di scalate, o delle vie più difficili, ma l’affresco delle esperienze più significative, più intense e toccanti, di una vita vissuta alla ricerca dell’equilibrio.