“SOLO UNA NUOVA SAPIENZA ETICA
POTRÀ SALVARE LA FRAGILITÀ DELLA BELLEZZA”
Sala gremita per il filosofo Vito Mancuso intervenuto alla serata organizzata dalla Fondazione Dolomiti UNESCO e dal Trento Film Festival.
“Più le cose sono importanti più sono complesse, più sono complesse più sono fragili. E le cose fragili richiedono cura”. Questa una delle riflessioni del filosofo Vito Mancuso, intervenuto domenica sul tema della “Fragilità della bellezza”, in un’affollatissima sala della Filarmonica di Trento, durante la serata organizzata dalla Fondazione Dolomiti UNESCO e dal Trento Film Festival. Una fragilità, quella del sublime ambiente dolomitico, resa ancora più evidente dagli effetti della tempesta Vaia.
“Quelle immagini ci hanno colpito forse perché parlano anche di noi. Esiste ancora un luogo sacro, nel quale entriamo togliendoci le scarpe? Chiamatelo come volete, ma quel luogo non è forse, prima di tutto, dentro di noi?”, ha aggiunto Mancuso che, interpellato sul rapporto tra l’uomo e l’ambiente dalla giornalista Fausta Slanzi, ha chiosato: “Siamo sempre più forti, ma abbiamo poche idee su come usare la forza; c’è bisogno di sapienza etica: ecologia ed ecosofia”.
La consapevolezza di questa fragilità deve guidare ogni scelta presente e futura e può diventare un’occasione di cambiamento, come hanno evidenziato i futuri tecnici del legno del C.F.P. Enaip di Tesero (TN) attraverso il video “VAIA – the change is here” che hanno realizzato e che ha aperto la serata. Un video già diventato virale in rete, con il quale hanno voluto sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza del legno nel “dopo Vaia”. Per tutti loro, accompagnati dalla professoressa Giada Mearns, un omaggio, al termine di una serata che si era aperta con l’intervento Assessore all’urbanistica, ambiente e cooperazione della Provincia autonoma di Trento e vice presidente della Fondazione Dolomiti UNESCO, e con l’intervento del Presidente del Trento Film Festival Mauro Leveghi.
La necessità di fare in modo che eventi di questo tipo siano l’occasione per riflettere sulle scelte strategiche per i territori montani è stata evidenziata dal Direttore della Fondazione Dolomiti UNESCO Marcella Morandini, che ha rilanciato la campagna #SOSerrai per la ricostruzione dei Serrai di Sottoguda, porta di accesso alla Marmolada. Un modo tangibile per aiutare la ricostruzione e progettare in maniera innovativa, tenendo conto che eventi come quello di ottobre potrebbero tornare a verificarsi.
La tempesta Vaia ha infatti distrutto il tracciato pedonale che, grazie anche al crowdfunding lanciato dalla Fondazione, si intende ripristinare rendendolo resistente ai cambiamenti climatici e progettato per garantire l’accessibilità di tutti.
Nell’anno del decennale dell’iscrizione delle Dolomiti nella Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO, il legame tra la Fondazione e il Trento Film Festival si è fatto ancora più stretto: molte infatti le iniziative dedicate al territorio e al paesaggio dolomitico, con un unico denominatore comune: quello della fragilità.
Oltre alla coinvolgente performance dell’artista Marco Nones che attraverso i suoi cervelli di ghiaccio, scioltisi al sole di Piazza Duomo sabato scorso, ha invitato tutti a riflettere sull’indifferenza davanti ai cambiamenti climatici, la Fondazione Dolomiti UNESCO promuove anche la mostra fotografica di Alessandro Gruzza “La Voce delle Dolomiti”, visitabile al Palazzo delle Albere, che verrà ufficialmente inaugurata martedì 30 aprile ore 18.30 con la partecipazione del Coro da Camera del Conservatorio di Trento.
La Fondazione Dolomiti UNESCO ha inoltre selezionato, con il supporto della direzione artistica del Trento Film Festival, una serie di documentari dedicati al rapporto fra l’uomo e gli alberi. La selezione intitolata “Amici fragili” raccoglie cinque film, usciti tra la fine dell’estate 2018 e l’inizio del 2019. Per il terzo anno consecutivo, infine, la collaborazione tra Trento Film Festival, SAT – Società Alpinisti Tridentini e Fondazione Dolomiti UNESCO includerà anche un premio speciale, che sarà assegnato a un’opera capace di cogliere e descrivere artisticamente gli stessi valori che hanno consentito alle Dolomiti di diventare Patrimonio Mondiale.
Ph. Lukas Andrea Del Giudice Bassani / Trento Film Festival
Questa attività è inserita nel progetto “Valorizzazione del territorio attraverso azioni di gestione e comunicazione integrata del WHS Dolomiti UNESCO”, realizzato con il contributo del Fondo Comuni confinanti.