Strade liberate, canaline drenanti in funzione, teleferica oliata, rifornimenti pronti, acqua… come sempre da trovare. Dopo gli straordinari risultati, in termini di visualizzazioni (che naturalmente si sperano direttamente proporzionali alla diffusione di una nuova consapevolezza da parte degli escursionisti), i rifugisti del Patrimonio Mondiale sono pronti per proseguire la campagna di sensibilizzazione #vivereinrifugio.
Vite parallele, obiettivi convergenti
Il racconto della vita quotidiana in quota, attraverso brevi video diffusi sui social della Fondazione Dolomiti UNESCO, mira a favorire la comprensione, da parte degli escursionisti, del delicato contesto ambientale in cui vive e lavora il rifugista, incentivando così – attraverso un’informazione senza filtri – l’adozione di comportamenti sempre più virtuosi da parte dei visitatori.
#vivereinrifugio è quindi un percorso di avvicinamento lento alle Dolomiti, passo dopo passo guidati dalla testimonianza di coloro che delle Dolomiti rappresentano le prime sentinelle. Anche nel 2023 i temi cardine della campagna saranno la crisi climatica e la conseguente difficoltà nei rifornimenti idrici, la necessità di comprendere che il rifugio non può e non deve offrire servizi di ristorazione paragonabili a quelli delle attività di fondo valle, il ruolo di custodi del Patrimonio Mondiale che i gestori garantiscono anche attraverso la loro attività informativa verso la clientela, l’educazione a una frequentazione prudente e responsabile della montagna.
Note tecniche… ma di sostanza
I video sono prodotti in parte dalla Fondazione Dolomiti UNESCO e in parte dagli stessi rifugisti ed illustrano, in pochi secondi, singoli aspetti delle giornate in rifugio. I temi e le modalità di realizzazione sono il frutto di un intenso e costante confronto che i gestori e la Fondazione Dolomiti UNESCO stanno condividendo da anni, attraverso gli annuali incontri collegiali (l’ultimo a San Vigilio di Marebbe) e attraverso una frequentazione assidua e costante del territorio.
Tutti i video prodotti sono presenti sui i canali social della Fondazione @DolomitesUNESCO (FACEBOOK – TWITTER – INSTAGRAM) e raccolti in una playlist su YOUTUBE.