‘Dolomiti. Montagne – Uomini – Storie’ la prima puntata del reportage in edicola per una settimana a partire da venerdì 23 giugno!
Da venerdì 23 giugno in edicola ‘La nascita dell’arcipelago’, la prima puntata del reportage ‘Dolomiti. Montagne – Uomini – Storie’, per approfondire la conoscenza dell’arcipelago fossile più bello al mondo! Il DVD è disponibile per l’intera settimana, al costo di 8,50 Euro, in allegato a: Corriere delle Alpi, la Tribuna di Treviso, la Nuova di Venezia e Mestre e il Mattino di Padova.
La nascita dell’arcipelago
Il viaggio non può che partire da lontano, dalla lunghissima gestazione dei “Monti Pallidi”: 280 milioni di anni di sconvolgimenti vulcanici, estinzioni di massa, mari atolli e foreste pluviali, lunghe glaciazioni. “La nascita dell’arcipelago”, prima puntata del reportage di Badaloni, racconta di appassionati cercatori di minerali, omicidi irrisolti da millenni, resti di uomini antichi, rettili ormai scomparsi. Quella delle Dolomiti è una storia piena di contrasti tuttora visibili nel paesaggio di crode pallide e distese boscose, unico al mondo. La storia di queste straordinarie montagne continua tuttora: i profili si trasformano (per le frane, l’erosione degli agenti atmosferici…), i ghiacciai si riducono, le acque continuano a scavare labirinti di gallerie sotterranee nella pancia delle montagne.
Dolomiti. Montagne – Uomini – Storie
‘Dolomiti. Montagne – Uomini – Storie’ è un reportage in sei puntate dedicato alle Dolomiti Patrimonio UNESCO che la Fondazione Dolomiti UNESCO ha commissionato nel 2013 a Piero Badaloni per raccontare il territorio dolomitico così come l’UNESCO lo ha riconosciuto, vale a dire nella sua unità, superando le divisioni territoriali. Il reportage è un viaggio alla scoperta della straordinarietà paesaggistica dei “Monti Pallidi”, della loro eccezionale importanza per la storia della Terra, delle vicissitudini di donne e uomini che, vivendoci da secoli, ne hanno connotato il paesaggio, l’economia e la cultura. Piero Badaloni lo ha realizzato con la collaborazione di Fausta Slanzi e la fotografia e il montaggio di Nicola Berti.