Dolomiti Patrimonio Mondiale UNESCO
La Convenzione UNESCO per il Patrimonio Mondiale stabilisce che beni culturali e naturali siti in varie parti del mondo e d’importanza universale debbano essere conservati quali patrimonio di tutta l’umanità.
Il 26 giugno 2009 le Dolomiti sono state iscritte nella Lista del Patrimonio Mondiale grazie alla loro bellezza e unicità paesaggistica e all’importanza scientifica a livello geologico e geomorfologico. L’inserimento delle Dolomiti nella World Heritage List costituisce un riconoscimento straordinario, ma implica anche forte impegno e responsabilità in merito alla protezione e allo sviluppo sostenibile di questa splendida regione alpina.
Le Dolomiti sono iscritte come Bene naturale e seriale, un unico Sito del Patrimonio Mondiale composto da una serie di aree non direttamente confinanti tra loro che si configurano ciononostante come un insieme unitario, seppur articolato e complesso. I diversi Sistemi dolomitici costituiscono un insieme selezionato di eccezionalità geologiche e di peculiarità paesaggistiche caratterizzate da straordinaria rappresentatività ed elevati livelli di protezione, e sono collegati fra loro da una ricca rete di relazioni genetiche ed estetiche.
Istituzioni e enti territoriali
Dopo l’iscrizione delle Dolomiti nella Lista del Patrimonio Mondiale, gli Enti territoriali che hanno condotto la candidatura unitamente al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (oggi MASE) – ovvero le Province di Belluno, Pordenone e Udine, le Province autonome di Bolzano – Alto Adige e di Trento, la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e la Regione del Veneto – hanno stabilito la costituzione della Fondazione Dolomiti – Dolomiten – Dolomites – Dolomitis UNESCO, formalmente istituita il 13 maggio 2010.
Cos’è l’UNESCO
L’UNESCO – Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura – è una delle istituzioni intergovernative specializzate, che ruotano attorno all’ONU. La missione dell’UNESCO è contribuire alla costruzione della pace, all’eliminazione della povertà, allo sviluppo sostenibile e al dialogo interculturale attraverso l’educazione, le scienze, la cultura, la comunicazione e l’informazione. I programmi dell’Organizzazione contribuiscono inoltre al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile definiti nell’Agenda 2030, adottata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 2015.
L’UNESCO, la cui sede centrale è a Parigi, conta attualmente 194 Stati Membri.
UNESCO – Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura
UNESCO Italia
La Commissione Nazionale Italiana (CNI) per l’UNESCO, istituita nel 1950, ha lo scopo di favorire la promozione, il collegamento, l’informazione, la consultazione e l’esecuzione dei programmi UNESCO in Italia. L’esistenza della Commissione discende da un preciso obbligo di carattere internazionale per cui analoghe entità sono operative in quasi tutti gli Stati membri dell’UNESCO. Tra i compiti della CNI per l’UNESCO vi è anche la tutela e regolamentazione dell’uso del nome, acronimo, emblema dell’UNESCO e i connessi domini Internet.
Dolomiti Patrimonio Mondiale UNESCO
I nove Sistemi dolomitici
Pelmo, Croda da Lago
Esplora il sistemaMarmolada
Esplora il sistemaPale di San Martino, San Lucano, Dolomiti Bellunesi, Vette Feltrine
Esplora il sistemaDolomiti Friulane e d'Oltre Piave
Esplora il sistemaDolomiti Settentrionali
Esplora il sistemaPuez-Odle
Esplora il sistemaSciliar-Catinaccio, Latemar
Esplora il sistemaBletterbach
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Esplora il sistemaEccezionale
Valore
Universale
Secondo il concetto del Patrimonio Mondiale, esistono dei Beni il cui valore inestimabile e insostituibile assume un’importanza che supera i confini nazionali, grazie alla quale tali Beni diventano un’eredità di tutte le popolazioni del mondo. Questo Eccezionale Valore Universale è stato riconosciuto alle Dolomiti per l’importanza estetica del loro caratteristico paesaggio e per l’importanza scientifica del patrimonio geologico che custodiscono.
Gestione
del Bene
La gestione di un Sito UNESCO complesso sia dal punto di vista territoriale che amministrativo, come quello delle Dolomiti Patrimonio Mondiale, richiede un grande sforzo di armonizzazione delle misure di governance e di coordinamento delle attività.
La chiave per superare la complessità del territorio dolomitico è stata l’applicazione del concetto di serialità che caratterizza il Sito al complesso delle competenze e delle forme di gestione già presenti sul territorio, per costruire connessioni nuove ed originali tra gli enti locali, i servizi, le amministrazioni esistenti. Il principio di riferimento è dunque quello della “gestione a rete”, basato sui concetti di armonizzazione, partecipazione e cooperazione.