Migliaia di turisti, le polemiche sulla frequentazione inconsapevole e talvolta incivile, le discussioni sulle misure da adottare per proteggere il lago turchino del Sorapiss ma anche i ghiacciai in ritiro del massiccio e la sua biodiversità in estinzione. Un video realizzato dal MUSE – Museo delle Scienze, dall’Università di Milano e dal Parco Naturale delle Dolomiti d’Ampezzo, può contribuire al dibattito, portando la voce della scienza e di chi opera sul territorio.
Un valore ambientale minacciato
Nel cuore del Parco Naturale delle Dolomiti d’Ampezzo, il massiccio del Sorapiss (o Sorapìs) ospita nel versante nord tre ghiacciai in costante e forte ritiro fin dalla metà degli anni ‘80. “Un ambiente estremamente delicato che MUSE – Museo delle Scienze di Trento e Università degli Studi di Milano, in collaborazione con il Parco, stanno studiando dal punto di vista paesaggistico e biologico” si legge nella nota che accompagna il progetto del video. “Attorno all’omonimo lago turchino, molto fotografato e preso d’assalto nei mesi estivi da migliaia di persone, sopravvivono infatti comunità vegetali e animali, alcune a rischio estinzione, che vanno studiate, protette e monitorate”.
Studiare per decidere
“Fino a pochi anni fa il Lago del Sorapiss era una delle tante mete delle Dolomiti Ampezzane, insieme a molti altri bei laghi di questa zona. Da qualche tempo il turismo è andato via via aumentando. I cambiamenti climatici e la sempre maggior frequentazione di certi ambienti dolomitici hanno investito in maniera accelerata questo territorio, ponendoci di fronte a problemi seri di conservazione e dubbi sulla sostenibilità della frequentazione turistica – spiega Michele Da Pozzo, direttore Parco delle Dolomiti d’Ampezzo -. Con gli specialisti di MUSE e dell’Università di Milano stiamo studiando la dinamica passata e presente nonché la biodiversità floristica e faunistica di questo sito, e faremo di tutto per salvaguardarlo e lasciarlo, nei limiti del possibile, ancora fruibile”.
La voce di esperti e operatori
Il video è stato lanciato il 24 maggio scorso, in occasione della “Giornata Europea dei Parchi”, e riporta le voci del direttore del parco Michele Da Pozzo, dei ricercatori del MUSE Christian Casarotto e Mauro Gobbi, del botanico dell’Università degli Studi di Milano Marco Caccianiga e delle prime “sentinelle” del territorio, come i gestori del rifugi “Alfonso Vandelli”: “Serve una maggior presa di coscienza dell’ambiente, della natura e tutto ciò che ci circonda” sintetizza perfettamente Sabrina Pais, “Sono doni che abbiamo ricevuto e abbiamo il dovere di mantenerli sia per noi che per le generazioni future”.
Ph. Franco Oliveri Frol