Il portale del Dolomites World Heritage Geotrail è online

Avete già fatto un giro nelle ere geologiche? Il consiglio è di «prendersi il tempo e di perdersi nel tempo», navigando nel nuovo portale della geologia delle Dolomiti Patrimonio Mondiale. Il Dolomites World Heritage Geotrail non è più solo un percorso a tappe nell’arcipelago fossile, ma da qualche settimana è anche un’esperienza interattiva a disposizione di tutti: dolomitesgeotrail.com.

Più contenuti, percorsi intrecciati

Il portale, rispetto alle quattro guide cartacee realizzate negli anni scorsi, offre ulteriori contenuti che rendono più ricca la descrizione geologica del Patrimonio Mondiale. I percorsi possibili, intrecciati tra loro, non sono solo quello spaziale, lungo il percorso del Geotrail, e quello temporale, lungo la linea del tempo; è anche possibile seguire delle piste tematiche, accessibili grazie alle foto sferiche, attraverso la storia geologica, i cambiamenti climatici, gli eventi catastrofici.

L’effetto complessivo evidenzia molto bene la serialità del Bene Dolomiti, perché ogni segmento del racconto rappresenta una peculiarità unica ma fondamentale per comprenderle nella loro unitarietà e per accedere alla storia della Terra, che nelle Dolomiti trova una sorta di indice.

Perché?

Il Dolomites World Heritage Geotrail è dunque un’esperienza interattiva alla scoperta della geologia delle Dolomiti. Gli eventi che si sono susseguiti negli ultimi 300 milioni di anni hanno lasciato la propria traccia nelle rocce e nelle forme di queste montagne, facendo di esse un meraviglioso libro da leggere letteralmente passo dopo passo. Rendere la geologia accessibile a tutti è anche un modo per favorire una frequentazione lenta e consapevole del Patrimonio Mondiale, lontana dal modello del mordi e fuggi e di un turismo di massa attirato dal valore estetico delle Dolomiti e poco disponibile a comprendere le ragioni profonde di questa bellezza.

Un grande grazie

Citare tutti coloro che hanno collaborato a questo grande progetto è un’impresa difficile. L’aspetto più importante da sottolineare è che si è trattato di un lavoro di squadra senza precedenti, che ha coinvolto tutti i territori oggetto del riconoscimento delle Dolomiti a Patrimonio Mondiale con il prezioso coordinamento della Rete del Patrimonio Geologico della Fondazione Dolomiti UNESCO. I partner istituzionali del progetto sono, in ordine alfabetico, il Dipartimento di Fisica e Scienze della Terra dell’Università di Ferrara, il Dipartimento di Geoscienze dell’Università di Padova, il MUSE – Museo delle Scienze di Trento, il Parco Naturale Adamello Brenta Geopark, il Servizio ecologia della Provincia di Belluno, il Servizio geologico della Provincia autonoma di Trento, il Servizio pianificazione paesaggistica, territoriale e strategica della Regione autonoma Friuli – Venezia Giulia, la Sezione geologia della Regione del Veneto e l’Ufficio geologia e prove materiali della Provincia autonoma di Bolzano – Alto Adige. L’elenco dettagliato dei collaboratori che hanno lavorato al progetto è disponibile qui.