Pelmo d’Oro 2019: sabato 27 la cerimonia a Chies d’Alpago

Evento terminato
Quando:

25.07.2019

Sarà Chies d’Alpago ad ospitare l’edizione 2019 del Premio Pelmo d’Oro arrivato alla sua 22^ edizione.

L’appuntamento con l’attesa cerimonia è per sabato 27 luglio 2019 alle ore 10,00 nella nuova Struttura Polifunzionale della Frazione di San Martino, uno dei punti più alti del più piccolo comune dell’Alpago, dove in autunno la montagna che caratterizza tutto il suo territorio viene celebrata da 18 anni in “Chies e le sue montagne”, la rassegna itinerante dedicata «al mondo verticale e ai suoi cavalieri». L’evento sottolinea il forte legame con il territorio montano in cui, grazie anche al mantenimento dell’organizzazione in Regole, è viva la testimonianza dell’antica vita rurale e vi è una straordinaria integrità e qualità ambientale.

I premiati

I premiati Pelmo d’Oro 2019 sono: l’agordino Stefano Santomaso per l’alpinismo in attività, il cortinese Lorenzo Lorenzi per la carriera alpinistica, l’autore veneziano Armando Scandellari per la cultura alpina. Quest’anno la promozione del nostro territorio dolomitico avrà un rilievo con il Premio Speciale Dolomiti UNESCO, assegnato a Massimilano Ossini, e il Premio Speciale della Provincia di Belluno va a tutti i volontari che hanno soccorso, anche economicamente attraverso l’organizzazione di iniziative di solidarietà, la montagna bellunese nel post Vaia e sarà simbolicamente consegnato nelle mani dei giovani di Belluno alza la voce. La solidarietà con il premio Giuliano De Marchi va alla memoria di Maudi De March, mentre la menzione speciale va all’Archivio storico di Belluno Feltre e Cadore.

Oltre alla consueta scultura del Monte Pelmo, opera del maestro Gianni Pezzei, vi saranno due opere realizzate dallo scultore Raul Barattin, nato e cresciuto a Chies d’Alpago.

La manifestazione, in collaborazione con la Fondazione Dolomiti UNESCO, gode del patrocinio della Regione Veneto e dell’Unione Montana dell’Alpago. Fondamentale per l’organizzazione e per il sostegno economico la “casa comune” composta da CAI-CNSAS-GUIDE ALPINE e dal Consorzio BIM Piave, nonché la sponsorizzazione di Grafiche Antiga di Crocetta del Montello. Collaborano alla giornata del Pelmo numerose associazioni e volontari: CNSAS – Soccorso Alpino Speleologico Veneto 2^ Zona Delegazione Dolomiti Bellunesi, Associazione Nazionale Alpini Gruppo Chies d’Alpago, CAI Sezione Alpago “Benito Saviane”, E.V.A. – Emergenza Volontari Ambulanza, Vigili del Fuoco Volontari Alpago, APS Gruppo Giovani S. Martino d’Alpago, Gruppo Folkloristico “Il Bassanello” di S. Martino d’Alpago, Banda comunale di Chies d’Alpago, Consulta Giovani Alpago, Comunanza delle Regole dell’Alpago e Saxophone Quartet Section”.

La Fondazione Dolomiti UNESCO sarà rappresentata da Cesare Lasen, membro del Comitato Scentifico.

Le motivazioni

Premio “Pelmo d’Oro” 2019 per l’alpinismo in attività a Stefano Santomaso

Alpinista agordino tra i più rappresentativi degli ultimi trent’anni, accademico del Cai, Stefano Santomaso ha saputo cogliere nella maniera più pura il testimone di quell’alpinismo classico e di ricerca che da sempre ha caratterizzato l’alpinismo della sua valle. Le oltre centotrenta vie nuove, molte delle quali di elevata difficoltà e le numerose prime ripetizioni e prime invernali da lui effettuate nei gruppi della Civetta, Moiazza, San Sebastiano-Tamer, Pale di San Lucano, Agner e Monti del Sole sottolineano il profondo legame con le montagne Agordine, manifestato anche nella pubblicazione di due guide alpinistiche sul gruppo della Moiazza.

Premio “Pelmo d’Oro” 2019 per la carriera alpinistica a Lorenzo Lorenzi

Nella figura di Lorenzo Lorenzi si concentrano più eccellenze: rocciatore di punta in Dolomiti, esploratore ed alpinista nei 5 continenti, organizzatore e innovatore nel soccorso alpino, vitale rifugista per ben cinquant’anni. Testimone e protagonista, con infinito amore per le montagne e le loro genti, tutte, ma in particolare per quelle di casa “un po’ più piccole, ma forse anche per questo ancora più belle; montagne a misura d’uomo, in cui puoi entrare, da attraversare ed esplorare senza che smettano di essere misteriose ed affascinanti”.

Premio “Pelmo d’Oro” 2019 per la cultura alpina a Armando Scandellari

Per l’instancabile e meticolosa opera di divulgazione conoscitiva e culturale delle Dolomiti Bellunesi in particolare e della Montagna Triveneta in generale, attraverso – oltre che l’insostituibile prezioso apporto prestato nella rivista “Le Alpi Venete”, rassegna semestrale delle Sezioni trivenete del CAI – la redazione delle sue guide escursionistiche e di storia alpinistica a mezzo delle quali ha portato di fatto a compimento l’attività, già iniziata da Antonio Berti e proseguita in primo luogo da Camillo Berti, di promuovere l’apertura dell’alpinismo e dell’escursionismo al grande pubblico curando, nel contempo, una metodologia di approccio alla montagna il più possibile consona con i valori che le sono propri e con il rispetto che le è dovuto.

Menzione Speciale Pelmo d’Oro 2019 a Archivio storico di Belluno Feltre e Cadore

La rivista «Archivio storico di Belluno Feltre e Cadore» da novant’anni salvaguarda e diffonde la memoria degli eventi e delle attività che hanno contrassegnato la storia delle nostre montagne e delle nostre vallate. Pubblicato ininterrottamente dal 1929, non solo è il periodico di natura culturale più antico della provincia di Belluno, ma viene riconosciuto come una delle più autorevoli voci nel campo degli studi di archeologia, storia, letteratura, storia dell’arte, linguistica, usi e costumi del nostro territorio.

Premio Speciale 2019 “Giuliano De Marchi” alla memoria di Maudi De March

Nella sua breve vita Maudi De March è stato autentico testimone di amore, vissuto e trasmesso, per la sua terra e la montagna. La sua eccezionale figura umana inondava di bene chi lo conosceva e con lui condivideva affetti, passioni, lavoro, radici o soltanto frammenti di vita. Alpinista, fine critico letterario, naturalmente educatore, giornalista dalla penna fantastica, mai si sottraeva alle tante attività delle più diverse associazioni culturali e di volontariato, in particolare quale membro del Soccorso Alpino, fino all’abbraccio ultimo della montagna, quando perderà la sua giovane vita, ma lascerà ovunque il prezioso tesoro del suo agire, sempre accomunato dall’attenzione all’essenza vera e ultima delle cose.

Premio Speciale Dolomiti UNESCO 2019 a Massimilano Ossini

Alla base del Premio Speciale dedicato alle Dolomiti UNESCO vi è il riconoscimento dell’impegno e della capacità di aumentare la consapevolezza delle comunità rispetto agli eccezionali valori universali riconosciuti da UNESCO. Massimiliano Ossini grazie al suo innato talento comunicativo e all’entusiasmo profuso nella sua professione racconta quotidianamente le Dolomiti e la Montagna al grande pubblico, trasmettendo la passione per questi luoghi meravigliosi ed esortando alla riflessione su principi di sostenibilità, rispetto e “lentezza” nell’approccio con l’ambiente che ci circonda. “E ogni volta che, lasciato il caos della città, inizia a salire per respirare il divino panorama della natura, tra gli orizzonti e le rocce trova il silenzio, un maestro impagabile che gli insegna ad amarsi, a capirsi, a leggere dentro di sé”. Kalipè (passo lento), il suo primo libro narra la montagna come metafora della vita suggerendo a tutti i lettori di non smettere mai di esplorare e coltivare il loro rapporto con l’ambiente naturale.

La Provincia di Belluno assegna il Premio Speciale Pelmo d’Oro 2019 a Belluno alza la voce

Per il progetto “Belluno alza la voce”, in rappresentanza di tutti i volontari – enti, associazioni, persone di ogni luogo – che hanno soccorso la montagna bellunese a seguito degli eventi catastrofici del 29 ottobre 2018. La spontanea aggregazione di giovani e giovanissimi all’indomani della devastazione cagionata dal cataclisma climatico, la loro voglia di mettersi in gioco facendo squadra tutti assieme per un progetto concreto di rinascita, a prescindere da confini culturali e pregiudizi antichi, al fine di ridare credibilità alla vita della montagna bellunese, sono esempio per tutta la Nazione e simbolo per ogni generazione.