LA STRAORDINARIA BELLEZZA DELLE DOLOMITI UNESCO ACCOGLIE I VISITATORI DEL TRENTO FILM FESTIVAL. PROSSIMA TAPPA: ROMA.
Il Trento Film Festival ha aperto la sua 66ma edizione nel segno delle Dolomiti Patrimonio UNESCO.
Questa mattina in Piazza Fiera è stata inaugurata la mostra fotografica dedicata alla “Straordinaria Bellezza” delle Dolomiti. Fino al 6 maggio saranno dunque gli scatti dei fotografi sostenitori della Fondazione Dolomiti UNESCO ad accogliere i visitatori della più importante rassegna internazionale cinematografica dedicata alla montagna.
Stamane erano presenti il vice presidente della Fondazione Dolomiti UNESCO e assessore all’Ambiente della Provincia Autonoma di Trento Mauro Gilmozzi, il presidente del Trento Film Festival Mauro Leveghi, il direttore della Fondazione Dolomiti UNESCO Marcella Morandini. E naturalmente loro, i fotografi che hanno deciso di donare i loro scatti alla Fondazione, fermamente convinti del valore del riconoscimento UNESCO e dell’opportunità di far parte di un percorso sempre più condiviso tra le diverse Province e Regioni coinvolte. Non è un caso, infatti, che un fotografo trentino come Andreas Tamanini sia presente con uno scatto dedicato alle Dolomiti bellunesi (le Tofane) o che un fotografo bellunese (agordino, per la precisione) come Moreno Geremetta proponga un’immagine dello Sciliar e una delle Dolomiti friulane.
Oltre a loro erano presenti anche Alessandro Caon, Patrick Odorizzi, Georg Tappeiner che insieme a Nicolò Miana hanno firmato gli scatti dedicati ai nove sistemi dolomitici riconosciuti dall’UNESCO: Pelmo e Croda da Lago, Marmolada, Pale di San Martino – San Lucano – Dolomiti Bellunesi – Vette Feltrine, Dolomiti Friulane e d’Oltre Piave, Dolomiti Settentrionali, Puez-Odle, Sciliar-Catinaccio-Latemar, Bletterbach, Dolomiti di Brenta.
Un pannello esplicativo accompagna la rassegna che sarà visitabile fino alla fine del Trento Film Festival.“Non poteva mancare una collaborazione con la Fondazione Dolomiti UNESCO” ha commentato il presidente del Trento Film Festival Mauro Leveghi, “il Festival ha un carattere internazionale ma il territorio in cui si è sviluppato è quello Dolomitico e la Fondazione Dolomiti UNESCO è impegnata non solo a favore del patrimonio naturale, ma anche di quello umano”.
Portati i saluti della presidente della Fondazione Maria Grazia Santoro, il vice presidente Mauro Gilmozzi ha espresso la sua soddisfazione per la collaborazione con il Trento Film Festival. “La sfida più grande per noi” ha concluso Gilmozzi, “è riuscire a dare concretezza al messaggio di cui siamo portatori e quello rappresentato dalla Fondazione è il primo caso in cui cinque Province e due Regioni si sono date regole comuni”.
Da parte del direttore della Fondazione Dolomiti UNESCO Marcella Morandini il ringraziamento ai fotografi “che”, ha detto, “sono l’anima di questa mostra, si sono messi in gioco in questa occasione e in molte altre perché credono nel riconoscimento UNESCO”.
E la conferma è arrivata da Georg Tappeiner, intervenuto anche a nome dei colleghi: “Sono sostenitore dall’inizio perché mi sta a cuore la montagna e trovo importante il lavoro della Fondazione. Una disponibilità che diventa un onore se si può esporre delle foto così ben presentate, in una città così bella e in un Festival così importante”.
Infine l’annuncio: la prestigiosa sede del Palazzo delle Esposizioni di Roma ospiterà dal 19 giugno al 2 settembre la mostra del fotografo meranese “Dolomiti – cuore di pietra del mondo”. Il Patrimonio UNESCO dunque, grazie alla Fondazione, approda anche nella Capitale.
Questa attività è inserita nel progetto “Valorizzazione del territorio attraverso azioni di gestione e comunicazione integrata del WHS Dolomiti UNESCO”, realizzato con il contributo del Fondo Comuni confinanti.