È stata inaugurata oggi, a Palazzo Piloni sede della Provincia di Belluno, la mostra “Le Dolomiti Patrimonio Mondiale UNESCO. Fenomeni geologici e paesaggi umani”. Si tratta di un’esposizione con finalità didattica, un progetto promosso dalla “Rete della Formazione e della Ricerca Scientifica” della Fondazione Dolomiti UNESCO attraverso Tsm|step Scuola per il Governo del Territorio e del Paesaggio con la curatela scientifica del professor Bruno Zanon.
La mostra si propone di illustrare i caratteri dei paesaggi delle Dolomiti e le principali sfide nella gestione del riconoscimento di queste montagne a Patrimonio Mondiale. Lo fa attraverso un’originale introduzione alla conoscenza di questi straordinari gruppi montuosi e promuovendo un modello comunicativo rivolto in particolare alle nuove generazioni che coniuga l’educazione al paesaggio, all’ambiente e al territorio con la formazione alla cittadinanza.
L’idea di fondo che ha guidato la realizzazione, infatti, è riassumibile in uno schema interpretativo che pone ai vertici di una matrice quadrangolare le parole chiave “Natura” e “Cultura”, “Geologia” e “Paesaggio” da intendere come chiavi di lettura attraverso cui comprendere fatti che combinano, nella dimensione storica e nella esperienza contemporanea, aspetti naturali e pratiche sociali.
«Si tratta di uno strumento che attraverso fotografie di grande fascino mostra gli scorci più belli delle nostre Dolomiti. E con brevi testi scritti apre finestre di conoscenza ma anche di riflessione sulla tutela del Patrimonio Mondiale» commenta il presidente della Provincia di Belluno, Roberto Padrin. «La sfida che abbiamo davanti, come abitanti delle Dolomiti, è quella non solo di apprezzare e sentirci orgogliosi delle nostre montagne, ma anche preservarne il fascino per le generazioni future. Un compito che deve partire dalla conoscenza e dalla consapevolezza dei luoghi in cui viviamo».
La mostra si compone di diciotto pannelli, che si sviluppano attorno a quattro ambiti tematici: le Dolomiti, Patrimonio Mondiale UNESCO; Natura e paesaggi umani del territorio dolomitico; le frequentazioni delle Dolomiti; i nove sistemi delle Dolomiti UNESCO. Si rivolge innanzitutto alle scuole medie e superiori, ma potrà essere messa a disposizione anche di amministrazioni e associazioni, a supporto di iniziative volte alla promozione della conoscenza delle Dolomiti e dei valori che ne hanno permesso l’inserimento nella lista del Beni del Patrimonio Mondiale. Alla mostra si accompagna un catalogo utile per il lavoro preparatorio degli insegnanti.
«Uno strumento didattico senza confini – dal Brenta alla Dolomiti Friulane, da Sesto alle Vette Feltrine – per raccontare in maniera semplice e divulgativa l’eccezionalità geologica e paesaggistica del Patrimonio Mondiale. L’auspicio è che la città di Belluno sia per questa mostra solo il punto di partenza per un viaggio itinerante tra le scuole delle vallate dolomitiche» così la direttrice della Fondazione Dolomiti UNESCO Mara Nemela.
L’allestimento rimarrà a Palazzo Piloni – Sala Presidenza – fino al 2 dicembre e sarà visitabile dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 12.30; e il martedì e il giovedì anche dalle 14.30 alle 16.30.