Belluno, 13 maggio 2025
Il messaggio è chiaro: il rischio zero in montagna non esiste, ed è solo attraverso la conoscenza, la prudenza e la preparazione che si può vivere questo ambiente in modo autentico, consapevole e responsabile. Oggi, 13 maggio 2025, presso la sede della Provincia di Belluno, la conferenza stampa di lancio del progetto di comunicazione “Montagna Consapevole”.

La Fondazione DMO Dolomiti Bellunesi, con il supporto della Provincia di Belluno, di AGRAV, dell’AULSS 1 Dolomiti, del CAI Veneto, della Fondazione Dolomiti UNESCO, delle Guide Alpine del Veneto e del Soccorso Alpino e Speleologico Veneto Delegazione Dolomiti Bellunesi, presenta alla stampa il progetto “Montagna Consapevole”. Un’iniziativa che nasce all’interno della Rete per la promozione del turismo sostenibile della Fondazione Dolomiti UNESCO coordinata dalla Provincia di Belluno ed è rivolta a tutti coloro che frequentano la montagna, con l’obiettivo di promuovere una cultura della responsabilità e della preparazione.
Il progetto, in questa prima fase, prende forma all’interno del portale ufficiale di promozione turistica visitdolomitibellunesi.com, dove su ogni pagina è presente da oggi un riquadro dedicato che rimanda alla sezione informativa “Montagna Consapevole”.
Il cuore della sezione è un decalogo di buone pratiche valido tutto l’anno, seguito da due aree tematiche – una per l’estate e una per l’inverno – che approfondiscono i principali aspetti della frequentazione consapevole: dalla lettura dei bollettini meteo e valanghe alla scelta dell’attrezzatura corretta, dalla conoscenza dei propri limiti, all’importanza di rivolgersi a professionisti certificati, come guide alpine e accompagnatori di media montagna. Tutti i contenuti, chiari e accessibili, sono disponibili in tre lingue, per raggiungere il pubblico sia nazionale sia internazionale.
Ad aprire il coro delle voci istituzionali è Roberto Padrin, presidente della Provincia di Belluno nonché vicepresidente della Fondazione Dolomiti UNESCO, che sottolinea:
“Il progetto #montagnaconsapevole nasce da un’idea semplice ma fondamentale: promuovere un approccio prudente e rispettoso alla montagna, tutelando chi la frequenta e valorizzando il territorio. Un obiettivo che possiamo raggiungere solo grazie alla sinergia tra tutti gli attori coinvolti, che hanno messo a disposizione competenze, esperienza e visione comune. La Provincia di Belluno, in qualità di coordinatrice della Rete per la promozione del turismo sostenibile della Fondazione Dolomiti UNESCO, ha voluto fortemente questo percorso condiviso, ispirandosi anche alle buone pratiche già avviate in Trentino con il progetto #prudenzainmontagna. Il tavolo di lavoro riunisce realtà fondamentali del nostro territorio: dal Soccorso Alpino al CAI Veneto, dal Collegio delle Guide Alpine all’Associazione Rifugisti, passando per l’ULSS 1 Dolomiti, il Coordinamento delle Sezioni CAI delle Dolomiti Bellunesi, e la Fondazione DMO Dolomiti Bellunesi, partner strategico sia per la promozione che per la diffusione dei contenuti del progetto. Questa collaborazione è il vero punto di forza dell’iniziativa: mettere insieme istituzioni, associazioni, professionisti e comunità per costruire una montagna più accogliente e consapevole. Solo così possiamo trasmettere a chi la visita il valore autentico delle nostre Dolomiti, patrimonio naturale ma anche umano, da vivere con responsabilità.”
A rafforzare questo messaggio interviene Valentina Colleselli, direttrice della Fondazione DMO Dolomiti Bellunesi, che evidenzia il ruolo chiave della comunicazione turistica:
“La DMO racconta e promuove la montagna come un luogo di straordinaria bellezza e libertà, ma è necessario conoscerla per viverla davvero. Montagna Consapevole invita dunque tutti coloro che scelgono le Dolomiti Bellunesi a fare una riflessione. Che sia estate o inverno, la preparazione, la prudenza e l’ascolto dell’ambiente sono fondamentali per muoversi. Abbiamo voluto dedicare una parte essenziale del nostro sito a questo messaggio, perché la vacanza in montagna non si limiti a un’esperienza estetica, ma diventi anche consapevole. Solo così si torna a casa con ciò che davvero conta: bei ricordi, emozioni autentiche e nessun rimpianto. La montagna ci accoglie, ma chiede rispetto. Noi siamo qui per ricordarlo.”
Dal fronte operativo arriva anche il contributo di Michele Titton, delegato del Soccorso Alpino Dolomiti Bellunesi, che mette in luce il valore della prevenzione:
“Siamo nati come forma di mutuo soccorso, per aiutare chi, dei nostri, non rientrava dalla montagna e i primi alpinisti che si muovevano sulle cime delle Dolomiti Bellunesi, uno degli ambienti più belli, severi e difficili dell’intero arco alpino e probabilmente del mondo. Alpinisti noi stessi, presenti capillarmente in ogni vallata, con la conoscenza approfondita del nostro territorio, siamo guidati dall’etica del “compagno di cordata”: da 70 anni portare in salvo il prossimo fa parte del nostro essere. Come Soccorso Alpino Dolomiti Bellunesi siamo felici di partecipare a questo importantissimo progetto mirato alla promozione dell’accoglienza turistica, con una visione di prevenzione e sicurezza. Da una parte assicurando interventi sempre più preparati e veloci, dall’altra contribuendo alla diffusione di comportamenti di prudenza e buon senso, in modo da rendere ancora più piacevole la presenza degli ospiti nel nostro territorio”.
Un punto di vista tecnico e formativo lo offre Roberto Bressan, presidente delle Guide Alpine del Veneto, che invita alla riflessione prima di ogni escursione:
“La montagna è uno spazio straordinario di libertà, bellezza e scoperta. Ma non è un ambiente privo di rischi. Con il progetto “Montagna Consapevole” vogliamo lanciare un messaggio chiaro: per vivere la montagna in modo autentico e sicuro, servono conoscenza, preparazione e rispetto. Ogni escursione, ogni camminata o salita, in estate come in inverno, comporta delle incognite. Le condizioni possono cambiare rapidamente, il terreno può essere insidioso, la fatica sottovalutata. Per questo è fondamentale fermarsi un momento prima di partire e riflettere: conosco davvero il percorso? Sono preparato? Ho con me l’attrezzatura giusta? E, soprattutto, sono consapevole dei miei limiti e di quelli di chi è con me? Esistono dei professionisti della montagna, guide alpine e accompagnatori di media montagna, a cui sarebbe utile far riferimento per chiedere informazioni sullo stato del percorso da affrontare o per farsi accompagnare godendo della miglior esperienza che solo la montagna sa offrire. La montagna ci accoglie. Ma chiede rispetto, preparazione e responsabilità. ”
Sul legame tra salute e consapevolezza si sofferma invece Sandro Cinquetti, direttore del Dipartimento di Prevenzione dell’ULSS 1 Dolomiti, che osserva:
“Chi vive, anche per un breve periodo di vacanza, in montagna, conosce e sperimenta i benefici di salute che derivano dallo stare a contatto con un contesto ambientale e sociale straordinario. La montagna però, se affrontata senza consapevolezza e senza preparazione, è potenzialmente “rischiosa”, specie per alcune attività “estreme”. E’ richiesto quindi un impegno personale di quanti giungono nel nostro territorio, ed un impegno educativo delle Istituzioni per far sì che “Montagna e Salute” si configuri come un binomio di piena evidenza.”
Sulla promozione di un approccio consapevole e prudente alla montagna interviene il CAI Veneto attraverso il suo presidente Francesco Abbruscato:
“Attraverso le Sezioni e gli Istruttori presenti nelle Scuole di Alpinismo, scialpinismo e arrampicata, il CAI da sempre diffonde una cultura della frequentazione della montagna che fonda i suoi principi nel rispetto dell’ambiente e nella conoscenza dei propri limiti. ll valore aggiunto di questa iniziativa, alla quale abbiamo aderito con convinzione, consiste nel trovare un linguaggio comune tra tutti coloro che si occupano di questi temi, al fine di mandare messaggi univoci e quindi maggiormente efficaci.”
Chiude il giro di interventi Mario Fiorentini, presidente dell’Associazione Rifugi del Veneto, con un messaggio che richiama alla formazione e informazione:
“Muoversi in montagna deve essere frutto di un attento e approfondito “cammino” che non può prescindere dalla conoscenza di tutti i molteplici fattori che lo caratterizzano. I gestori dei Rifugi Alpini, primo presidio del territorio di montagna, privilegiati attori e osservatori del territorio, svolgono da sempre un prezioso lavoro di accoglienza e ristoro ma anche, e non per ultimo, di sostegno, formazione e informazione rivolto a tutti coloro che frequentano sentieri, ferrate e trekking più o meno impegnativi. Processo di informazione e formazione che però deve necessariamente partire a ” valle ” dell’esperienza in montagna al fine di renderla unica, autentica e responsabile.”
Il progetto “Montagna Consapevole” non è solo un contenuto digitale, ma un invito concreto alla riflessione, alla prudenza e all’educazione turistica. È un tassello fondamentale per un turismo sostenibile, attento e rispettoso, che mette al centro la persona, l’ambiente e la comunità locale.
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